Oggi vi raccontiamo l’esperienza di Jusy, 23 anni, studentessa abruzzese che ai tempi del liceo ha avuto l’opportunità di fare un’interessante e memorabile esperienza di volontariato grazie alla Caritas.
La storia di Jusy
La mia esperienza di volontariato l’ho fatta durante gli anni del liceo, in una Caritas di Roma, grazie ad un progetto scolastico.
Come prima cosa abbiamo portato scatoloni pieni di cibo per dare il nostro contributo come scuola (il liceo che ho frequentato si impegna infatti ogni anno in una raccolta di cibo e varie cose da dare in beneficienza). La cosa più bella però è stata portare il nostro contributo direttamente e in prima persona.
Sin dalla mattina abbiamo aiutato gli operatori della Caritas a preparare il pranzo per almeno un centinaio di persone bisognose. Ci siamo divisi i compiti e impegnati nelle varie preparazioni: c’era chi pelava le patate, chi le carote, e così via, ognuno dava il suo contributo.
La parte più dura è stata quando sono cominciate ad arrivare le persone nell’orario di apertura. È un lavoro frenetico quello di dare un pasto a chi aveva fame: alcuni erano scontrosi, quasi maleducati, induriti dalla vita, altri invece molto gentili.
A turno, mettevamo il cibo nei piatti che ci porgevano e giravamo tra i tavoli come dei camerieri. In particolare, quest’ultimo compito è stato il più difficile. Giravi tra quelle persone e nei loro occhi c’era tanta sofferenza. Alcuni ti chiedevano altro cibo, altri ti volevano solo raccontare la loro storia.
Alcune persone poi erano malate, avevano bisogno di aiuto a portare il piatto fino a tavola. Altri, invece, ti spaventavano perché magari avevano dei problemi mentali. Eravamo lì ad assistere con i nostri occhi a scene umanamente forti, persone che mangiavano freneticamente e chi, invece, guardava nel vuoto.
Posso dire che il volontariato è un’esperienza unica. Una di quelle esperienze da fare assolutamente nel corso della vita. È un momento che porterai per sempre dentro di te, che ti arricchirà come persona e, inoltre, c’è un bisogno costante di volontari.